Una prima, piccola, vittoria per gli Apache

Di recente il presidente Joe Biden ha emesso un memorandum con cui ha invitato tutte le agenzie federali a rafforzare la consultazione con le tribù e ripristinare le relazioni da nazione a nazione fra Stati Uniti e Nazioni indiane. La prima conseguenza è stata che il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha ordinato al Servizio Forestale di ritirare la dichiarazione finale di impatto ambientale che avrebbe permesso la realizzazione di un’enorme miniera di rame nel sito sacro di Oak Flat, in Arizona, distruggendolo. E’ stato così temporaneamente interrotto Il processo, avviato dall’amministrazione Trump, che prevedeva di scambiare delle terre di proprietà di una controllata della società mineraria Rio Tinto con altre, nella Tonto National Forest, comprendenti anche il sito sacro di Oak Flat.

Con una dichiarazione rilasciata lunedì scorso, la direzione della Tonto National Forest ha affermato che il governo federale ha ricevuto pressioni significative da molte parti dopo il rilascio della dichiarazione finale sull’impatto ambientale.

A questo punto il Servizio Forestale dovrà avviare le consultazioni con le tribù e le altre parti interessate in un processo che, secondo i suoi funzionari, potrebbe richiedere diversi mesi, facendo così guadagnare tempo prezioso in attesa degli sviluppi delle cause legali intentate dagli Apache per la salvaguardia di Oak Flat.

Il governatore repubblicano dell’Arizona, Doug Ducey, ha criticato il Dipartimento dell’Agricoltura sostenendo che l’annullamento di studi ambientali federali già completati per il capriccio di una nuova amministrazioni federale non è ammissibile.

Ma gli Apache esultano.

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