Trump v. Wampanoag

 

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Dal blog “Changing America / the Hill”, articolo di Alexandra Kelley

Il Congresso stigmatizza la decisione dell’amministrazione Trump di eliminare le terre dei Nativi Americani dal fondo fiduciario federale

Diciotto membri del Congresso hanno firmato una lettera che tira in ballo la decisione del Ministero dell’Interno di togliere la tutela del governo federale alle terre dei Nativi Americani. La lettera è stata indirizzata ai leader di maggioranza e minoranza del Senato, rispettivamente il repubblicano Mitch McConnell, senatore del Kentucky, e il democratico Charles Schumer, senatore dello stato di New York, e riguarda la recente delegittimazione delle terre della tribù Mashpee Wampanoag con la loro revoca dal fondo fiduciario federale, privando così la tribù di ogni sussidio e contributo federale. La tribù ha ricevuto la notifica di questo cambio del loro status venerdì di due settimane fa, da parte dell’Agenzia per gli Affari Indiani

Tra i 18 firmatari della lettera in questione, datata 3 aprile, figurano anche Ayanna Pressley e Joe Kennedy III del Partito Democratico, membri della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Massachusetts, dove si trovano le terre dei Mashpee Wampanoag. La lettera fa presente che la tribù Mashpee Wampanoag vive su quei territori da oltre 12.000 anni, ben prima quindi che esistessero gli Stati Uniti d’America. Nella lettera i firmatari, in quanto legislatori, fanno pressione sul Senato affinché dia esecuzione alla Legge del 2019 sulla Riconferma della Riserva della Tribù  Mashpee Wampanoag, che dovrebbe garantire ai 320 acri di terre tribali lo status di fondo federale. Si faceva anche riferimento a un disegno di legge che vedrebbe il riconoscimento dei Mashpee Wampanoag in virtù della Legge del 1934 sulla Riorganizzazione della questione indiana.

Entrambi questi progetti di legge sono stati approvati dalla Camera dei Rappresentanti nel maggio del 2019.  I membri del Congresso hanno anche rimarcato che è “estremamente riprovevole” che il Ministero dell’Interno abbia scelto proprio questo momento, quando tutto il mondo sta subendo l’attacco della pandemia da coronavirus, per cancellare lo status di fondo federale alle terre tribali. Recentemente, l’11 marzo, la Nazione Navajo ha dichiarato lo stato di emergenza per la sanità pubblica, ma i Nativi Americani corrono ancora maggiori rischi di contrarre il COVID-19, a causa della sproporzione tra le loro condizioni e i livelli di vita del resto della popolazione.

Inoltre molte comunità di Nativi Americani sono sprovviste delle infrastrutture necessarie per tracciare il coronavirus e gestire un’efficace controllo sanitario. “Le attuali circostanze che vedono coinvolta la tribù Mashpee Wampanoag non fanno altro che ricordare la storia dell’iniquo trattamento riservato dal governo federale a questa tribù – si legge ancora nella lettera – La situazione attuale dimostra ancora una volta come la popolazione Mashpee Wampanoag continui a subire, in modo sistematico, una feroce vessazione indescrivibile e non necessaria.”

 

 

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